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FESTA DELLA DONNA

INTERVISTA SULLA PRESERVAZIONE OVOCITARIA

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Abbiamo parlato con Helena (nome fittizio), una paziente di 32 anni che ha deciso di congelare i suoi ovociti ad Ovoclinic lo scorso gennaio. Helena è andalusa, ma vive a Madrid per lavoro da un paio d’anni. Ama viaggiare, fare sempre nuove esperienze e correre. Come prossima sfida personale vuole battere il suo record in una delle corse competitive più famose di Madrid. Non perderti l’intervista!

1. La conservazione della fertilità è un tema sempre più comune tra le giovani grazie all’influenza dei social network, televisione e altri media. A che punto hai deciso di compiere il passo della congelazione degli ovuli?

Ho vissuto da vicino la storia di una mia cugina che voleva essere mamma e ha fatto molta fatica a diventarlo naturalmente. Era la prima volta che sentivo parlare di riproduzione assistita, ho fatto un po’ di ricerca e ho deciso di farlo. Visto che oggi sembra sempre più difficile raggiungere una stabilità lavorativa ed economica, l’ho visto come un “asso nella manica” per il futuro. Ad oggi non sono molto sicura di volere, o meglio, di poter essere madre, ma voglio assicurarmi che se un giorno lo sarò, potrà essere con i miei ovuli.

 

2. Poco tempo fa, l’attrice dell’acclamata serie Friends, Jennifer Aniston, ha dichiarato in un’intervista per una nota rivista che “avrebbe dato qualsiasi cosa perché qualcuno le avesse detto di congelare le sue uova al momento giusto”. Pensi che le donne abbiano bisogno di più informazioni per decidere di congelare i propri ovociti in tempo?

Sì, credo fermamente che ci sia molta disinformazione sulla vitrificazione. In effetti, ho condiviso la mia esperienza con alcuni amici e amiche, e loro non ne avevano mai sentito parlare fino a quel momento. Sono sicura che si possa dare maggiore visibilità a questa tecnica, e un buono strumento per farlo sono sicuramente i social network o le piattaforme per vedere serie o film.

 

3. Sono passati solo un paio di mesi da quando hai terminato il trattamento. Riassumendo la tua esperienza: come è stato il processo e come ti sei sentita in ogni fase?

Mi sono sentita super accompagnata durante tutto il trattamento. Il team di Ovoclinic è giovane e professionale, mi hanno trasmesso molta serenità e fiducia. Avevo vari dubbi rispetto alla stimolazione ovarica, che consiste in piccole punture nell’addome, ma le infermiere mi hanno fatto la prima e mi hanno spiegato più volte come si faceva. Hanno un dipartimento di attenzione al paziente che lavora anche con WhatsApp e che potevo contattare anche durante il fine settimana, loro mi hanno anche aiutata a trovare i farmaci in una farmacia vicino a casa mia. La verità è che hanno reso tutto molto semplice per me. Mi sono sentita seguita con affetto e professionalità.

 

4. Uno dei vantaggi della vitrificazione delle uova è che puoi conservarle per tutti gli anni necessari in laboratorio, mantenendo così tutte le loro qualità. Ora che hai vissuto questo processo, e che tutto à andato bene, avresti considerato di ricorrere a questo trattamento prima dei 30 anni?

Forse non al trattamento in sé, ma avrei effettuato un controllo, come, ad esempio, un’analisi della mia AMH (ormone antimulleriano) e il conteggio follicolare. Oltre a diverse visite dal ginecologo per controlli del mio utero, consulenze per il problema dei dolori mestruali… Ritengo che bisognerebbe farsi visitare più spesso da un buon ginecologo,  quando si è giovani. In ogni caso, per me i 30 anni sono sempre stati “la soglia di un’età” che segna un prima e un dopo, sia fisicamente che mentalmente nelle decisioni di una donna.

 

5. Vitrificare gli ovuli è stata la tua sfida per iniziare questo nuovo anno. Quali sono i tuoi prossimi progetti personali e professionali?

Con la vitrificazione degli ovuli sono riuscita a tranquillizzare quella parte del mio cervello che mi diceva che “ero in ritardo”. Dopo aver terminato il trattamento, il prossimo obiettivo è di migliorare il mio record personale nella mezza maratona di Madrid. Oltre a investire al massimo su un percorso professionale che mi appassiona. Penso che sia il momento perfetto per sognare in grande, poiché ho il desiderio e l’energia per crescere professionalmente e correre dei rischi, vivere qualche “avventura” in più prima di realizzare il sogno di essere mamma.

 

Se l’intervista ti è piaciuta, ti invitiamo a condividerla sui tuoi profili social con l’hashtag della nostra campagna di marzo #Mujeresqueinspiran

Hai domande sulla vitrificazione di ovociti? Mettiti in contatto con il nostro team e risolveremo tutti i tuoi dubbi. Prima visita gratuita. 😊

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