I ritmi e le abitudini di oggi spingono sempre più persone a ritardare il momento per programmare la ricerca di una gravidanza: così, molte coppie o donne single si domandano fino a che età si possano avere figli.
Nella società attuale, questa tendenza si scontra con il declino della fertilità naturale, che è età-dipendente, e può avere ripercussione quando viene presa la decisione di formare una famiglia.
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto Nazionale di Statistica rispetto a un’indagine sulle fertilità nel 2018, l’età media di una donna alla nascita del primo figlio si mantiene ai 32 anni.
Uno dei principali problemi che emergono quando si programma di ritardare una gravidanza, è la fertilità. Difatti, come spiega il nostro post sullo studio della fertilità, in Spagna un 15% di coppie realizzano accertamenti legati a problemi di fertilità. Di queste:
- Nel 30% dei casi sono difficoltà legate alla fertilità femminile
- Un altro 30% dei casi sono problemi di fertilità maschile.
- Un 20% è un mix dei due casi precedenti.
- Un altro 20% dei casi non hanno un’origine conosciuta.
FINO A CHE ETÀ UNA DONNA PUÒ AVERE FIGLI?
Se sei una donna e ti domandi fino a che età potrai avere un figlio, è importante ricordare che la gravidanza può essere posticipata ma anche che la fertilità femminile tende a ridursi con il passare del tempo. A partire dai 35 anni inizia un calo, che limita le possibilità di rimanere incinta naturalmente.
Questo dipende principalmente da una diminuzione biologica della quantità e della qualità degli ovociti (ovuli) all’interno delle ovaie.
Dopo i 40 anni questo calo diventa più deciso, avvicinandosi sempre più all’età della menopausa e allontanandosi da quella fertile.
Grazie alle tecniche moderne di riproduzione assistita, rimanere incinta ad un’età più avanzata non è impossibile. Di certo, si raccomanda di non superare i 50 anni per avere un figlio, per il rischio più elevato di possibili complicazioni.
QUALI SONO LE PRINCIPALI CAUSE DI INFERTILITÀ FEMMINILE?
Esistono varie cause che compromettono la fertilità della donna. I principali casi dipendono da:
- Alterazioni del ciclo mestruale. Possono dipendere dall’assenza di ovulazione (ciclo anovulatorio), la produzione eccessiva dell’ormone prolattina (iperprolattinemia) o dalla sindrome dell’ovaio policistico.
- Malattie delle tube di Falloppio o dell’utero
- Alterazioni del muco cervicale
- Endometriosi
- Stress
- Malattie gravi, come il tumore alle ovaie
- Età
- Peso
SONO UNA DONNA: COME POSSO CONOSCERE LA MIA FERTILITÀ?
Nelle nostre cliniche di riproduzione assistita si realizzano accertamenti sulla fertilità femminile per verificare se ci siano problemi che interferiscano con il concepimento. I passi sono i seguenti:
- Visita con uno specialista nell’infertilità della donna, per creare una cartella clinica dettagliata, valutando l’anamnesi personale e familiare, nonché i fattori ambientali, lavorativi, o abitudini non salutari.
- Si procede con un controllo fisico, con ecografia transvaginale per scartare eventuali patologie (come miomi, polipi endometriali o cisti ovariche). L’ecografia permetterà anche di contare i follicoli antrali, per verificare la riserva ovarica della paziente.
- Si richiede un’analisi del sangue per analizzare i valoro ormonali e confermare la corretta ovulazione.
- Infine, attraverso un’isterosalpingografia si valuta la cavità uterina e la permeabilità delle tube. Per realizzarla si introduce un contrasto nel collo dell’utero, per verificare che le tube non siano bloccate.
INFLUISCE L’ETÀ DEL PARTNER MASCHILE SULLA FERTILITÀ?
A differenza di leggende popolari sul fatto che gli uomini siano fertili per tutta la vita, anche la qualità e quantità del loro seme dipende dall’età. Proprio come per le donne, a partire dai 35 anni inizia un peggioramento del liquido seminale che avanza più velocemente quando si superano i 45 anni. Perciò, anche per gli uomini, il ruolo dell’età ha un’influenza importante sul poter aver figli.
QUALI SONO LE CAUSE PRINCIPALI DELL’INFERTILITÀ MASCHILE?
Come per una donna, esistono vari motivi per cui un uomo non risulta fertile. Le principali tendono ad essere:
- Alterazione della qualità del liquido seminale. Possono dipendere dalla mancanza di spermatozoi (Azoospermia), a una quantità insufficiente degli stessi (Oligospermia), a una loro ridotta motilità (Astenozoospermia) o malformazione degli spermatozoi (Teratozoospermia)
- Otturazione dei canali seminali
- Malattie ereditarie che affettano il sistema riproduttivo
- Eiaculazione retrograda in cui il liquido seminale intraprende un percorso differente, cadendo all’indietro, nella vescica
- Mancata discesa dei testicoli (Criptorchidismo)
- Età
- Peso
SONO UN UOMO: COME POSSO CONOSCERE LA MIA FERTILITÀ?
Per scoprire se esistono problemi de fertilità maschile, il protocollo è il seguente:
- Visita con uno specialista per raccogliere informazioni significative sull’anamnesi personale e familiare, nonché i fattori ambientali, lavorativi, o abitudini non salutari.
- Effettuare uno spermiogramma per studiare la qualità dello sperma. Consente di valutare il volume, il pH, la morfologia, la motilità e la concentrazione degli spermatozoi.
COME PRESERVARE LA FERTILITÀ?
Questo articolo ci ha spiegato come, posticipando la ricerca di una gravidanza, l’età possa rendere poi sempre più complesso il desiderato concepimento di un figlio. Per questo, ad Ovoclinic abbiamo sviluppato con i nostri specialisti un programma di Preservazione della fertilità.
Questa tecnica viene realizzata nei nostri centri di riproduzione assistita e consiste nella congelazione o vitrificazione di ovuli.
Se, per qualsiasi motivi, stai pensando di posticipare la ricerca di una gravidanza, sola o in coppia, puoi congelate i tuoi ovuli per poter diventare madre quando sarai pronta e deciderai.
Ti invitiamo a dirci che cosa ne pensi lasciando un commento. Segui le nostre reti sociali per rimanere informata: Facebook e Linkedin.