Il test ERA o test di ricettività endometriale (Endometrial Receptivity Array) è un test diagnostico che permette di studiare l’endometrio per determinare se è nelle condizioni giuste per l’impianto di un embrione. Una delle cause che limitano il successo dei trattamenti di riproduzione assistita è il fallimento dell’impianto. “Un fallimento dell’impianto si verifica dopo ≥3 trasferimenti di embrioni di buona qualità, da un ciclo di fecondazione in vitro o donazione di ovociti, in donne di età inferiore a 37 anni o ≥2 in donne di età superiore a 37 anni” secondo la European Society of Human Reproduction and Embriologia (ESHRE).
Una volta stabilita questa diagnosi, lo specialista in riproduzione assistita ordinerà una serie di studi per ottenere maggiori informazioni sulla possibile causa del fallimento.
Grazie al test ERA è possibile approfondire lo stato dell’endometrio. Come spiega il direttore medico Daniel Sosa, con il test di ricettività endometriale è possibile personalizzare il trasferimento degli embrioni. In questo modo il trattamento di riproduzione assistita viene effettuato nel momento più opportuno per ogni donna.
Il Dr. Sosa sottolinea inoltre che, con questo test, è meno probabile che si verifichino fallimenti di impianto. Il trasferimento dell’embrione deve avvenire nella cosiddetta “finestra dell’impianto”, durante questo perido la ricettività endometriale é maggiore per ottenere l’impianto dell’embrione. Questo stato si raggiunge, nei cicli naturali, tra i cinque ei sette giorni dopo l’avvenuta ovulazione. Secondo il dottor Sosa, il test ERA non è importante solo per l’impianto dell’embrione nell’utero, può anche essere utile per identificare se potresti avere un problema di fertilità.
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PASSI DEL TEST DI RICETTIVITA’ ENDOMETRIALE
Per eseguire il test di ricettività endometriale è necessario seguire i seguenti passaggi:
- Attraverso una biopsia endometriale, si ottiene il campione di tessuto endometriale.
- Una volta ottenuto detto tessuto endometriale, lo si deposita in un apposito contenitore sterile.
- Viene mantenuto a bassa temperatura e inviato al laboratorio per l’analisi.
Sebbene ottenere la biopsia sia semplice, avvertiamo sempre i nostri pazienti che può causare un certo disagio. Tuttavia, non c’è bisogno di una sala operatoria o di un’anestesia, anche se una piccola sedazione può essere eseguita per i pazienti più apprensivi o sensibili.
PER CHI E’ ADATTO?
Secondo il Dr. Sosa, in qualità di medico specialista della fertilità, il test ERA è raccomandato se sei una donna che ha subito fallimenti di impianto tanto in una fecondazione in vitro come in un trattamento di ovodonazione. È molto importante anche nel caso in cui sai stato eseguito un trasferimento embrionale com um embrione di buona qualità, ma é ancora piú importante nel cuale si sai trattato di embrioni studiati mediante la Diagnosi Genetica Preimpianto (DGP).
QUANDO VIENE ESEGUITO IL TEST DI RICETTIVITA’ ENDOMETRIALE
Secondo il direttore medico di Ovoclinic, il dott. Daniel Sosa, il momento indicato per la biopsia endometriale varierà a seconda che la donna sia o meno in trattamento ormonale.
Nel caso in cui il paziente sia sottoposto a trattamento ormonale per preparare l’endometrio, la biopsia verrà eseguita al giorno 5. Cioè, 120 ore dopo l’inizio della somministrazione di progesterone, nel giorno P + 5.
Nel caso in cui la paziente stia attraversando un ciclo naturale, il campione endometriale dovrebbe essere prelevato circa 7 giorni dopo il rilevamento del picco di LH. In gergo medico è conosciuto come il giorno LH+7. In molti casi, questo picco di LH si ottiene artificialmente con l’iniezione di un farmaco che inneschi l’ovulazione.
Come spiegato nel post precedente a proposito del test di ovulazione, l’ormone LH aumenta prima dell’ovulazione, innescandola e causando l’aumento del progesterone, preparando l’endometrio al suo periodo di massima ricettività.
CHE COSA ANALIZZA IL TEST DI RICETTIVITA’ ENDOMETRIALE?
Il test di ricettività endometriale utilizza una tecnica di sequenziamento massivo per analizzare 238 geni coinvolti nello sviluppo della ricettività endometriale. Nel ciclo in cui viene eseguita la biopsia endometriale per lo studio, il team di specialisti della fertilità coglie l’occasione per avere maggiori informazioni sulla crescita dell’endometrio, la dose di farmaco appropriata e il tempo necessario all’endometrio per raggiungere l’aspetto e lo spessore ideali.
COSA SIGNIFICANO I RISULTATI?
I risultati di un test ERA possono essere due:
- Reattivo.
In questo caso, la finestra di impianto corrisponde al giorno in cui è stata eseguita la biopsia. Questo momento del ciclo è ottimale per effettuare il trasferimento dell’embrione.
- Non ricettivo.
In questo caso, il giorno in cui è stata eseguita la biopsia non corrisponde al periodo della finestra di impianto. Ciò significa che questa finestra è spostata, qualcosa che può essere indicativo di problemi di infertilità. Di solito il laboratorio informa se la biopsia è stata eseguita prima o dopo la finestra di impianto. In molte occasioni suggerisce anche di trasferire un certo numero di ore prima o dopo le 120 ore nei cicli con terapia ormonale.
TRASFERIMENTO DI EMBRIONI E TEST ERA
Qualcosa che Ovoclinic spiega a tutti i pazienti è che è necessario conoscere il risultato del test ERA per effettuare il trasferimento dell’embrione. Pertanto, deve essere posticipato al ciclo successivo.
Se il risultato tel test indica que l’endometro era ricettivo, gli embrioni congelati verranno trasferiti nelle stesse condizioni in cui è stata eseguita la biopsia.
Se il risultato è stato non ricettivo, il trasferimento dovrà essere effettuato seguendo la raccomandazione del laboratorio che ha elaborato la biopsia riguardo al tempo appropriato, per ottenere le migliori opzioni per la paziente.
In questo post su come funziona il trasferimento di embrioni, spieghiamo quali sono le fasi di questo trattamento:
- Preparazione dell’endometrio.
- Scongelamento dell’embrione.
- Trasferimento di embrioni.
- Ormone Beta hCG.
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